La politica estera turca ha affrontato una trasformazione paradigmatica della politica estera e della politica interna in termini di mentalità, identità, stile e retorica sotto il governo del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (JDP-Adalet ve Kalkınma Partisi-Ak). Questo studio valuta anche la politica mediorientale della Turchia nel quadro della diplomazia pubblica sotto i governi del JDP. Il partito al governo ha avviato la sua politica mediorientale mettendo in evidenza la sua identità musulmana. Da un lato, l'identità islamica ha aperto uno spazio per la Turchia nella sua politica mediorientale, dall'altro ha costruito le fondamenta culturali della corsa al vertice con un modello islamico ispirato alla Turchia attraverso la retorica della country story della diplomazia pubblica nel mondo musulmano. Questa diplomazia pubblica e il soft power sono stati l'aspetto più autentico del governo dell'AKP in politica estera e sono stati attuati con successo tra il 2003 e il 2011 in generale e lo slancio del soft power della Turchia si è verificato soprattutto tra il 2005 e il 2010. Tuttavia, a partire dal 2011, cioè con il processo della Primavera araba, le relazioni, in particolare con la Siria, sono arrivate a un punto di conflitto rispetto al picco del soft power e si sono concluse con la caduta del soft power nella politica estera turca.