Durante un'esplorazione sotterranea, due ricercatori rinvengono un baule contenente documentazioni epistolari dell'anno del Signore 1725, grazie alle quali riusciranno a ricostruire le origini della misteriosa leggenda dello Scoglio dei due fratelli, volgarmente chiamato nel dialetto dei siracusani "U scogghiu de ru frati".
Proprio l'assonanza idiomatica tra frati e fratelli svelerà la soluzione di un appassionante giallo conducendo casualmente i due ricercatori presso il convento dei frati Cappuccini, che si rivela epicentro del racconto che si snoda attraverso un'inaspettata storia d'amore che condurrà i protagonisti direttamente al baratro per volontà d'un sanguinario assassino.