Egidio è un ragazzo problematico dell'aristocrazia torinese. È un adolescente particolare, dai modi ruvidi e animaleschi. Durante la pubertà in lui avvengono trasformazioni psicologiche inusuali, tant'è che egli stesso inizierà a porsi delle domande.
Poco più che quattordicenne finirà in riformatorio, e per una serie di ragionamenti, una volta lontano da casa, inizierà a essere conscio di odiare sua madre.
L'insieme di questi fattori produrrà un mix esplosivo che lo condurrà, passo dopo passo, a compiere il suo primo omicidio a diciotto anni.
Un noir dai risvolti psicologici che fino all'ultima pagina "giocherà" con l'identificazione di specie del soggetto, le cui realtà, sono perfettamente speculari l'una all'altra.